Ieri, 02:15 PM
Victory is not achieved if an Empire is destroyed in order to win a war, and it is not failure if a battle is backed away from in order to preserve an Empire.

Seeth Rahnaz Mezza Klingon
Quando lo Zeellai si fu finalmente calmato, Seeth trattenne un sospiro di sollievo. Il primo passo era stato compiuto, ma ciò non significava che erano in salvo. Si trovavano nel bel mezzo del mare: se non fosse cambiato nulla, prima o poi sarebbero affogati. Una possibilità di salvezza giunse con l'esclamazione di Korinna. Gli occhi di Seeth caddero sulla sagoma appena visibile all'orizzonte, mentre la speranza cresceva in lei. La loro unica possibilità di sopravvivere era lì, di fronte a loro. Il problema era riuscire ad afferrarla. Agli occhi di chiunque viaggiasse su quel veliero, loro erano tre puntini nell'oscurità della notte. Se non avessero fatto qualcosa, l'imbarcazione sarebbe passata di fianco a loro senza fermarsi.
Vado io. Disse, stringendo i denti. Tu occupati di Zareph. I klingon potevano non essersi evoluti da creature marine come i betazoidi, ma avevano un'ottima forza e resistenza. Nuotare poteva non essere la sua passione, ma in quanto mezza klingon aveva buone possibilità di raggiungere il veliero e avere ancora la forza di sbracciarsi e urlare per farsi notare. E sinceramente, non credeva di essere la persona giusta per tenere calmo Zareph: in quanto mezza klingon, lei rappresentava ciò che gli Zeellai odiavano. Zareph poteva essere più aperto dei suoi compatrioti, ma in fondo in fondo vedeva anche lui i klingon come dei nemici.
Lasciato Zareph a Korinna, Seeth si mise a nuotare verso il veliero. Per alcuni interminabili istanti, ebbe l'impressione che la distanza tra lei e l'imbarcazione rimanesse immutata masi costrinse a continuare a nuotare e finalmente si avvicinò a sufficienza per intravedere alcune sagome sul ponte. Ehi! Urlò, sbracciandosi e schizzando acqua tutto attorno a lei. Uomo in mare! Aggiunse, sperando che quell'espressione nautica valesse anche su quel pianeta... e che il traduttore universale fosse in grado di convertirla in qualcosa di sensato per i nativi.
Vado io. Disse, stringendo i denti. Tu occupati di Zareph. I klingon potevano non essersi evoluti da creature marine come i betazoidi, ma avevano un'ottima forza e resistenza. Nuotare poteva non essere la sua passione, ma in quanto mezza klingon aveva buone possibilità di raggiungere il veliero e avere ancora la forza di sbracciarsi e urlare per farsi notare. E sinceramente, non credeva di essere la persona giusta per tenere calmo Zareph: in quanto mezza klingon, lei rappresentava ciò che gli Zeellai odiavano. Zareph poteva essere più aperto dei suoi compatrioti, ma in fondo in fondo vedeva anche lui i klingon come dei nemici.
Lasciato Zareph a Korinna, Seeth si mise a nuotare verso il veliero. Per alcuni interminabili istanti, ebbe l'impressione che la distanza tra lei e l'imbarcazione rimanesse immutata masi costrinse a continuare a nuotare e finalmente si avvicinò a sufficienza per intravedere alcune sagome sul ponte. Ehi! Urlò, sbracciandosi e schizzando acqua tutto attorno a lei. Uomo in mare! Aggiunse, sperando che quell'espressione nautica valesse anche su quel pianeta... e che il traduttore universale fosse in grado di convertirla in qualcosa di sensato per i nativi.